Stanno purtroppo continuando ad aumentare il numero di aggressioni e minacce ai danni di medici e di tutto il personale sanitario. Questo è quanto denunciato da Consulcesi, il quale ha ricevuto migliaia di segnalazioni ma che ha voluto anche ricordare come la formazione sia fondamentale nel prevenire queste spiacevoli situazioni.
Un 2022 da dimenticare per il personale sanitario
Tramite Consulcesi, come abbiamo anticipato, nel 2022 sono arrivate una cascata di segnalazioni da parte di tutto il settore sanitario, molto preoccupati per la loro incolumità. Consulcesi non si è tirata indietro ed ha messo a loro disposizione un team di professionisti pronti ad intervenire. Ma, secondo Consulcesi, è fondamentale investire nella formazione professionale, perché è grazie ad esse che si può intercettare e prevenire il brutto fenomeno delle aggressioni. Da qui, infatti, è stato approvato e lanciato il nuovo corso ECM: “Il counselling al servizio della relazione con il paziente”. Il corso, oltre ad assegnare agli operatori sanitari 4,8 crediti, offre strumenti indispensabili per affrontare le aggressioni sia fisiche che verbali.
Aggressioni al personale sanitario: le parole di Massimo Tortorella presidente di Consulcesi
In una recente intervista, il presidente di Consulcesi, Massimo Tortorella ha dichiarato: “Stiamo assistendo a un aumento di denunce da Nord a Sud del Paese, che però non ci raccontano tutta la reale portata del problema. Le centinaia di segnalazioni registrate dagli avvocati di Consulcesi nel corso di quest’anno indicano che ci sono moltissimi
operatori sanitari che non sanno come affrontare e gestire le minacce e le aggressioni che molto spesso
arrivano dai loro pazienti e dalle famiglie“. Un altro dato preoccupante, secondo Tortorella, è quello legato alla situazione della sanità pubblica a Milano, che ha visto un aumento di aggressioni, da gennaio a maggio 2022, del 41%. In particolare sono ben 116 i casi segnalati da parte dell’Asst Rhodense e dove si teme un aumento fino a 278 casi entro la fine del 2022. Il presidente di Consulcesi ha poi aggiunto: “Gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari costituiscono eventi sentinella che richiedono la messa in atto di opportune iniziative di prevenzione e protezione, non possono essere all’ordine del giorno. Li abbiamo chiamati ‘eroi’ durante la pandemia, ora è nostro dovere proteggerli e prenderci cura di loro. Una comunicazione efficace e strategie di counselling oltre a prevenire e gestire situazioni di violenza e aggressività possono migliorare notevolmente diversi aspetti: dalla dilagante sfiducia verso gli operatori sanitari, alle ansie vissute da pazienti e caregivers“.